Quando inizia il mese di dicembre, se non prima, riprende come ogni anno il

Pubblicato il da Tosca+Flavio Braga

Quando inizia il mese di dicembre, se non prima, riprende come ogni anno il rituale natalizio fatto di gesti e di un'estetica cui siamo fin troppo abituati: alberi addobbati, presepi, luci, regali, auguri ecc. Questa atmosfera che ci accompagna per più di un mese in passato aveva (per me) un suo valore e una sua bellezza. Fino all’adolescenza il Natale rappresentava un periodo magico, l'attesa dei regali, delle tombolate tra parenti e persino della Messa di mezzanotte. Tutto ciò mi emozionava e nel complesso costituiva ciò che molti chiamano l’atmosfera del Natale. Nel corso del tempo però l’età adulta (o forse una certa perdita d'innocenza) ha portato ad un approccio diverso, approccio che con mio stupore trovo condiviso anche da amici e conoscenti. Il periodo di Natale infatti viene vissuto con un senso di angoscia, quasi una scocciatura, tanto da avvertire un univoco sentire: «prima finiscono le feste meglio è...» Ma per quale ragione il Natale dovrebbe suscitare un sentimento opposto rispetto a quello che un po’ tutti sentivamo da bambini? Che cosa è mutato realmente in noi e nel nostro rapporto con la festa religiosa più importante dell’anno? Il primo elemento da riscontrare è la perdita di valore della festa in sé. Il Natale in quanto tale e l’Epifania assumono una reale importanza in poche, forse pochissime persone; il Dies Natalis è senza dubbio vissuto con aridità e distacco. Anche chi segue tutti gli anni la Messa di mezzanotte vive spesso l’intensità del momento con poca enfasi, distratti come siamo dalle declinazioni della vita: dai problemi familiari, da quelli lavorativi, dalla moglie o dalla fidanzata, e da mille altre “distrazioni terrene”. Sicché quel distacco dalla vita materiale che ogni buon cristiano dovrebbe ricercare è una chimera, soprattutto in una società secolarizzata come la nostra. Svuotati dal significato religioso gli individui si rifugiano negli affetti famigliari e nelle persone cui si vuole bene: vista così l’importanza del Natale è quella del ritrovare coloro che contano nella nostra vita. Ma certamente questa possibilità non è appannaggio di tutte le famiglie perché oltre al disagio di separazioni e divorzi (i numeri all’interno delle famiglie sono grandi come ben sappiamo) magari si sconta un rapporto non sempre idilliaco con i parenti. Così il rito cortese degli auguri quasi sempre è spezzato da una cordialità forzata nei confronti di chi non si vorrebbe scambiare parola. Ma si sa, a Natale bisogna essere tutti più buoni... A Natale quindi si finisce con l'essere coinvolti nello scambio di doni: anche se magari questo scambio proprio non va e non ci si tiene. Molte volte l’idea stessa di doversi occupare dei regali è angosciosa tanto quanto il peso economico per sostenerla. Ma certamente non è questo il problema del Natale, semmai è la natura stessa della festa (spersa nel valore commerciale dei doni) a mutare sempre più in un annuale conto economico. Personalmente il Natale mi rattrista, perché vivo l'accentuazione di questa ipocrisia che consumiamo senza ritegno alcuno: distratti dal rosso delle vesti, dalla neve finta e dalle gozzoviglie di panettoni e canditi; e poi quel buonismo di immagini, film e preghierine così lontane dalla vita reale tanto da apparire patetici e indigesti. Così il questa cesura tra lo svuotamento di senso religioso e l’apparenza infarcita di miele, ciò che resta è un amaro senso di solitudine tra se stessi e quel mondo agognato. NATALE LA FESTA DELL’IPOCRISIA. Dunque, non buon natale ma buona ipocrisia! I Padroni, i burocrati, i politicanti, ossia lo stato e la chiesa, su 365 giorni che compongono l’anno solare, il 25 dicembre, giorno in cui si celebra il natale cristiano, scoprono il filantropismo e attraverso i mezzi di comunicazione del regime di dominio di cui sono ideatori e detentori, quasi quasi è come se volessero imporre a tutti per decreto di dimostrare bontà verso il prossimo: ci invitano ad accogliere i poveri nelle nostre convivialità di famiglia e a fare lo stesso con gli immigrati, che si sono trovati costretti a lasciare casa e famiglia in cerca di fortuna altrove; ci invitano a soccorrere gli ammalati che necessitano di cure; ci invitano a diffondere messaggi di pace e bandire la guerra. Ma noi vi chiediamo: mostrarsi buoni per un giorno e poi rubare, sfruttare, provocare morte e miseria ai propri simili per gli altri 364 giorni dell’anno, è bontà o è ipocrisia? Invitare il povero alla propria tavola per un giorno e lasciarlo morire di fame gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Mostrarsi cordiali con l’immigrato per un giorno e perseguitarlo gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Soccorrere chi soffre per un giorno e lasciarlo nella sua sofferenza gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Inneggiare alla pace universale per un giorno e fare la guerra gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? E poi, diteci ancora, come pensate si possa risolvere il problema di intere generazioni che 365 giorni su 365 risultano essere senza prospettive di lavoro e senza futuro, di chi il lavoro ce l’ha ma viene sfruttato con basse paghe 365 giorni su 365, di chi ha lavorato una vita e percepisce 365 giorni su 365 una pensione da fame, dei tanti che 365 giorni su 365 non hanno i soldi per fare la spesa? ecc. ecc. ecc. Pensate veramente che tutto ciò si possa risolverlo con gli auguri di buon natale e mettendo in atto azioni di bontà verso i nostri simili limitatamente il 25 dicembre? NO QUESTA È SOLO E SEMPLICEMENTE IPOCRISIA! Un’ipocrisia che ci rende complici dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa, ossia di tutte quelle persone e quelle istituzioni che sguazzano magnificamente in questo mondo strapieno di iniquità sociali, in questo mondo che a pochi concede opulenza, ricchezza ed a molti miseria, povertà. Ci rende loro complici perché loro vogliono mantenere questo status quo di barbarie di cui sono ideatori e detentori, questo status quo che a loro garantisce una vita piena di benessere e a tutti gli altri una vita fatta di stenti, questo status quo che ci invita per un giorno, il 25 dicembre, ad essere caritatevoli, ma non col fine di regalare qualche attimo di felicità al povero, al perseguitato, a chi soffre, bensì col fine subdolo di regalare felicità a chi la carità la concede, perché se può concederla vuol dire che può lui illudersi di star bene, di non appartenere alla classe dei poveri. Volete continuare a prendere parte a questa ipocrita sceneggiata? Preparatevi allora a fare gli ipocriti tante altre volte ancora, preparatevi agli auguri del buon natale del 2011, del 2012, del 2013 ecc. ecc. e ad azioni di carità limitate a un giorno. QUESTO INIQUO MONDO DI RICCHI E POVERI, DI PADRONI E SERVI, NON SARÀ CERTAMENTE CON LA CARITÀ CHE LO SI SCONFIGGE! La carità questo iniquo mondo non lo distrugge, anzi semplicemente lo alimenta. La carità per esserci ha bisogno dei Ricchi Veri, ossia dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa cattolica che la pubblicizzino per fargliela poi fare ai Ricchi d’Illusione, ossia a quanti possano almeno per un giorno sentirsi ricchi tanto da poter concedere la carità a chi invece è povero. NON PENSATE CHE SIA INVECE ORA DI FINIRLA CON QUESTA IPOCRITA SCENEGGIATA? NON PENSATE CHE SIA ORA DI FINIRLA DI ESSERE COMPLICI DI QUESTO INIQUO SISTEMA SOCIALE CHE UCCIDE L’UGUAGLIANZA FRA SIMILI PRODUCENDO E MOLTIPLICANDO LE DISUGUAGLIANZE FRA RICCHI E POVERI? Se pensate ciò le armi a disposizione le abbiamo per definitivamente cambiare questo iniquo status quo, e non sono certamente gli auguri di buon natale, la carità, ma sono invece la solidarietà e il mutuo appoggio quotidiani e non solo il 25 dicembre, l’unione e la voglia di lottare ogni giorno insieme poveri, immigrati, lavoratori, disoccupati, pensionati, ecc. con l’intento di distruggere dominio e costruire libertà, con l’intento di edificare insieme un Mondo Nuovo, una Società Nuova, una Umanità Nova non più di ricchi e poveri ma di uomini e donne libere ed uguali ASSIMETRIA PERFETTA DI LUSSO FRANCESCANO del BEN-ESSERE. BUONE FESTE. When the current month of December if not before, resumed as every year the Christmas ritual of gestures and aesthetics we too accustomed: decorated trees, Nativity scenes, lights, gifts, greetings and so on. This atmosphere that accompanies us for more than a month in the past had (for me) its own value and its own beauty. Until adolescence Christmas was a magical time, the expectation of gifts, of bingo between relatives and even the Midnight Mass. All this moved me and the whole constituted what many call the atmosphere of Christmas. Over time, however, the adult (or perhaps a certain loss of innocence) has led to a different approach, an approach that I find to my amazement shared by friends and acquaintances. The Christmas period it is lived with a sense of anxiety, almost a nuisance, much to experience a unique feeling, "before ending the parties the better ..." But why Christmas should arouse a feeling the opposite of what a little 'all felt as a child? What has really changed in us and in our relationship with the most important religious festival of the year? The first thing to notice is the loss of value of the feast itself. Christmas and Epiphany as such assume a real importance in a few, maybe very few people; Dies Natalis is undoubtedly lived with aridity and detachment. Even those who follow all the years Midnight Mass live often the intensity of the moment with little emphasis, distracted as we are by the forms of life: family problems, from working, from his wife or girlfriend, and a thousand other "worldly distractions ". So the detachment from material life that every good Christian should seek is a pipe dream, especially in a secularized society like ours. Emptied of religious meaning individuals take refuge in the family affections and people which loves: view so the importance of Christmas is that of finding those who matter in our lives. But certainly this possibility is not the prerogative of all households because in addition to the discomfort of separation and divorce (the numbers within families are great as we all know) maybe it reflects a relationship not always idyllic with relatives. So the ritual courteous greetings almost always broken by a forced cordiality towards those who do not want to exchange word. But you know, at Christmas you have to be all better ... At Christmas, then it ends up being involved in the exchange of gifts, though perhaps this exchange just does not and there is held. Many times the idea of ​​dealing with gifts is distressing as much as the economic weight to support. But certainly this is not the problem of Christmas, if anything, is the very nature of the party (spersa the commercial value of gifts) to change more and more in an annual income statement. Personally Christmas saddens me, because I live the accentuation of this hypocrisy that we consume without any restraint: distracted by the red robes, the fake snow and the revelry of panettone and candied fruit; and then that doing good image, movie and little prayer so far removed from real life so as to appear pathetic and indigestible. So the gap between this emptying of the religious sense and appearance peppered honey, what remains is a bitter feeling of loneliness among themselves and the world craved. CHRISTMAS CELEBRATION OF HYPOCRISY. So, Merry Christmas but not good hypocrisy! The Masters, the bureaucrats, the politicians, ie the state and the church, out of 365 school days in the calendar year, 25 December, the day on which Christians celebrate Christmas, they discover the philanthropy and through the media of the regime Domain which are originators and holders, is almost almost as if they wanted to impose on all by decree to demonstrate kindness towards others: They invite us to welcome the poor in our convivial family and do the same with immigrants, who were forced to leave home and family to seek their fortune elsewhere; They invite us to help the sick who require care; invite us to spread messages of peace and banish war. But we ask: good show for a day and then steal, exploit, cause death and misery to his fellows for the other 364 days of the year, is good or is hypocrisy? Invite the poor to their table for a day and let him starve the other 364, it is goodness or hypocrisy? Show himself friendly to the immigrant for a day and haunt the other 364, it is goodness or hypocrisy? Help those who suffer for a day and let him in his suffering the other 364, it is goodness or hypocrisy? Hymn to universal peace for one day and the other 364 go to war, it is goodness or hypocrisy? And then, tell us again, as you think you can solve the problem of generations that 365 days out of 365 are to be no job prospects and no future, the work of those who have it but it is exploited with low wages 365 days out of 365, of those who have worked a lifetime and receives 365 days of 365 a pension from hunger, of the many that 365 days out of 365 do not have the money to do the shopping? etc. etc. etc. Do you really think that everything we can solve it with the best wishes of Merry Christmas and implementing actions of kindness towards our fellow limited on December 25? NO THIS IS JUST SIMPLY AND HYPOCRISY! Hypocrisy that makes us accomplices of the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the church, that is, of all those people and institutions who wallow magnificently in this world chock full of social inequities in this world that just gives opulence, wealth and many misery, poverty. It makes us accomplices because they want to maintain the status quo of barbarism which are originators and holders, this status quo that guarantees them a life of well-being and all other a life of hardship, this status quo that invites us to a day, 25 December, to be charitable, but not with the aim of giving a moment of happiness to the poor, the persecuted, those who suffer, but with the aim of giving happiness to those sneaky charity grants it, because if you can grant it means that he can pretend to feel good, they do not belong to the class of the poor. Do you want to continue to take part in this hypocritical charade? Then get ready to do the hypocrites so many other times, ready to greetings of Merry Christmas of 2011, 2012, 2013 etc. etc. and acts of charity limited to one day. THIS UNFAIR WORLD OF RICH AND POOR OF MASTERS AND SERVANTS, CERTAINLY WILL NOT BE WITH THE CHARITY THAT BEATS THE YES! The charity does not destroy this wicked world, or rather simply feeds. The charity needs to be of the Rich Guys, that the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the Catholic Church that advertise to make him then to Rich of Illusion, ie to those who can least for a day so feel rich It can give love to those who are poor. DO NOT THINK THAT IS NOW INSTEAD TO FINISH WITH THIS HYPOCRITICAL skit? DO NOT THINK THAT IT IS TIME TO FINISH IT TO BE COMPLICI OF THIS SYSTEM IS UNFAIR THAT KILLS SOCIAL EQUALITY BETWEEN SIMILAR PRODUCING AND MULTIPLYING THE INEQUALITY BETWEEN RICH AND POOR? If you think that the weapons available to the final we have to change this unjust status quo, and they are certainly not the best wishes of Merry Christmas, charity, but are solidarity and mutual aid newspapers and not just on December 25, the union and the will to struggle every day with the poor, immigrants, workers, unemployed, pensioners, etc. with the intent to destroy domain and build freedom, with the intent to build together a New World, a New Society, a Humanity Nova no more than the rich and the poor but of free men and women and equal asymmetry PERFECT LUXURY FRANCISCAN WELL-BEING. Cuando el presente mes de diciembre, si no antes, se reanudó como cada año el ritual de Navidad de los gestos y la estética también nosotros acostumbrados: árboles decorados, belenes, luces, regalos, saludos y así sucesivamente. Esta atmósfera que nos acompaña desde hace más de un mes en el pasado tenía (para mí) de su propio valor y su propia belleza. Hasta la adolescencia de Navidad fue un momento mágico, la expectativa de regalos, del bingo entre parientes y hasta la misa de medianoche. Todo esto me movió y el conjunto constituye lo que muchos llaman el ambiente de Navidad. Con el tiempo, sin embargo, el adulto (o tal vez una cierta pérdida de la inocencia) ha dado lugar a un enfoque diferente, un enfoque que me parece a mi asombro compartido por amigos y conocidos. El período de Navidad se vive con una sensación de ansiedad, casi una molestia, muy a experimentar una sensación única ", antes de terminar a las partes la mejor ..." Pero ¿por qué la Navidad debe despertar la sensación de lo contrario de lo que es un poco "todos nos sentimos como un niño? ¿Qué ha cambiado en nosotros y en nuestra relación con la fiesta religiosa más importante del año? Lo primero a notar es la pérdida de valor de la propia fiesta. Navidad y Reyes como tal asumir una importancia real en unos tal vez muy pocas personas,; Dies Natalis, sin duda, se vive con la aridez y el desapego. Incluso aquellos que siguen todos los años la Misa del Gallo viven a menudo la intensidad del momento con poco énfasis, distraído como estamos por las formas de vida: problemas familiares, de trabajo, de su esposa o novia, y mil otras "distracciones mundanas ". Así que el desapego de la vida material que todo buen cristiano debe buscar es una quimera, sobre todo en una sociedad secularizada como la nuestra. Vaciado de individuos significado religioso se refugian en los afectos familiares y personas que le gusta: vista por lo que la importancia de la Navidad es la de encontrar los que importan en nuestras vidas. Pero sin duda esta posibilidad no es prerrogativa de todos los hogares, porque además de la incomodidad de la separación y el divorcio (los números dentro de las familias son grandes, como todos sabemos) que tal vez refleja una relación no siempre idílica con sus familiares. Así que los saludos corteses rituales casi siempre rompen por una cordialidad forzada hacia aquellos que no quieren intercambiar palabra. Pero usted sabe, en la Navidad tiene que ser todo lo mejor ... En Navidad, entonces termina siendo involucrados en el intercambio de regalos, aunque tal vez este intercambio simplemente no puede y no se lleva a cabo. Muchas veces la idea de tratar con los regalos es angustiante tanto como el peso económico de apoyo. Pero sin duda este no es el problema de la Navidad, en todo caso, es la naturaleza misma de la fiesta (spersa el valor comercial de regalos) para cambiar cada vez más en una cuenta de resultados anual. Personalmente Navidad me entristece, porque vivo la acentuación de esta hipocresía que consumimos sin ninguna restricción: distraído por los trajes, la nieve artificial y el jolgorio de panettone y frutas confitadas; y luego de que hacer buena imagen, película y pequeña oración tan alejado de la vida real con el fin de que aparezca patético y digerible. Así que la brecha entre este vaciamiento del sentido religioso y la apariencia salpicada de miel, lo que queda es una amarga sensación de soledad entre ellos y el mundo ansiaba. NAVIDAD CELEBRACIÓN de la hipocresía. Así, Feliz Navidad, pero no es bueno hipocresía! Los Maestros, los burócratas, los políticos, es decir, el estado y la iglesia, de los 365 días de clases en el año calendario, 25 de diciembre, el día en que los cristianos celebran la Navidad, descubren la filantropía ya través de los medios de comunicación del régimen Dominio que son creadores y titulares, es casi casi como si quisieran imponer a todos por decreto para demostrar la bondad hacia los demás: Nos invitan a dar la bienvenida a los pobres en nuestra familia agradable y hacen lo mismo con los inmigrantes, que fueron obligados a salir de casa y de la familia para buscar fortuna en otra parte; Nos invitan a ayudar a los enfermos que requieren atención; nos invitan a difundir mensajes de paz y desterrar la guerra. Pero nos preguntamos: buen espectáculo para un día y luego robar, explotar, causar la muerte y la miseria a sus compañeros de los otros 364 días del año, es bueno o es hipocresía? Invitar a los pobres a su mesa para un día y lo dejó morir de hambre la otra 364, es la bondad o la hipocresía? De mostrarse amigo al inmigrante por un día y persiguen la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Ayude a los que sufren por un día y lo dejó en su sufrimiento la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Himno a la paz universal por un día y el otro 364 ir a la guerra, es la bondad o la hipocresía? Y luego, nos dicen otra vez, como usted piensa que puede resolver el problema de las generaciones que los 365 días de cada 365 son que no hay perspectivas de trabajo y sin futuro, el trabajo de los que lo tienen, pero es explotado con bajos salarios los 365 días de cada 365, de los que han trabajado toda la vida y recibe 365 días de 365 una pensión de hambre, de las muchas que los 365 días de cada 365 no tienen el dinero para hacer la compra? etcétera etcétera etcétera ¿De verdad crees que todo lo que se puede resolver con los mejores deseos de Feliz Navidad y acciones de aplicación de bondad hacia nuestros compañeros limitados el 25 de diciembre? NO SE TRATA SOLO SIMPLEMENTE y la hipocresía! La hipocresía que nos hace cómplices de la patronal, los burócratas, los políticos, el estado y la iglesia, es decir, de todas aquellas personas e instituciones que se revuelcan magníficamente en este mundo lleno de desigualdades sociales en este mundo que solo da la opulencia, la riqueza y muchos la miseria, la pobreza. Nos hace cómplices porque quieren mantener el status quo de la barbarie que son creadores y titulares, este status quo que les garantice una vida de bienestar y todos los demás una vida de penurias, este status quo que nos invita a un día 25 de diciembre para ser caritativo, pero no con el objetivo de dar un momento de felicidad a los pobres, los perseguidos, los que sufren, pero con el objetivo de dar felicidad a los furtivos donaciones de caridad, porque si se puede conceder esto significa que él puede fingir sentirse bien, que no pertenecen a la clase de los pobres. ¿Quieres seguir participando en esta farsa hipócrita? Entonces prepárate para hacer los hipócritas tantas otras veces, listo para saludos de Feliz Navidad de 2011, 2012, 2013, etc. etcétera y los actos de caridad limitados a un día. ESTE MUNDO INJUSTO DE ricas y pobres del amos y criados, CIERTAMENTE NO PODRÁ CON LA CARIDAD QUE BATE EL SÍ! La caridad no destruye este mundo malvado, o más bien simplemente alimenta. La caridad debe ser de los tipos ricos, que los jefes, los burócratas, los políticos, el Estado y la Iglesia Católica que se anuncian para hacerle luego a Rich de la Ilusión, es decir, a los que pueden menos por un día, así que siéntase rica Se puede dar amor a los pobres. No creo que ahora LUGAR PARA TERMINAR CON ESTE sketch HIPÓCRITA? No creo que es el momento para terminarlo SER Complici DE ESTE SISTEMA ES INJUSTO QUE MATA A LA IGUALDAD SOCIAL ENTRE PRODUCTORES SIMILAR y multiplicando el DESIGUALDAD entre ricos y pobres? Si usted piensa que las armas disponibles para la final tenemos que cambiar este status quo injusto, y ciertamente no son los mejores deseos de Feliz Navidad, la caridad, sino que son la solidaridad y la ayuda mutua periódicos y no sólo el 25 de diciembre, el sindicato y la voluntad de lucha de todos los días con los pobres, los inmigrantes, los trabajadores, desempleados, pensionistas, etc. con la intención de destruir dominio y construir la libertad, con la intención de construir juntos un mundo nuevo, una nueva sociedad, una Humanidad Nova no más que los ricos y los pobres, sino de hombres y mujeres libres e iguales ASIMETRIA PERFECTA LUJO FRANCISCANA BIEN-ESTAR. FELICES FIESTAS. HAPPY HOLIDAYS.
Quando inizia il mese di dicembre, se non prima, riprende come ogni anno il rituale natalizio fatto di gesti e di un'estetica cui siamo fin troppo abituati: alberi addobbati, presepi, luci, regali, auguri ecc. Questa atmosfera che ci accompagna per più di un mese in passato aveva (per me) un suo valore e una sua bellezza. Fino all’adolescenza il Natale rappresentava un periodo magico, l'attesa dei regali, delle tombolate tra parenti e persino della Messa di mezzanotte. Tutto ciò mi emozionava e nel complesso costituiva ciò che molti chiamano l’atmosfera del Natale. Nel corso del tempo però l’età adulta (o forse una certa perdita d'innocenza) ha portato ad un approccio diverso, approccio che con mio stupore trovo condiviso anche da amici e conoscenti. Il periodo di Natale infatti viene vissuto con un senso di angoscia, quasi una scocciatura, tanto da avvertire un univoco sentire: «prima finiscono le feste meglio è...» Ma per quale ragione il Natale dovrebbe suscitare un sentimento opposto rispetto a quello che un po’ tutti sentivamo da bambini? Che cosa è mutato realmente in noi e nel nostro rapporto con la festa religiosa più importante dell’anno? Il primo elemento da riscontrare è la perdita di valore della festa in sé. Il Natale in quanto tale e l’Epifania assumono una reale importanza in poche, forse pochissime persone; il Dies Natalis è senza dubbio vissuto con aridità e distacco. Anche chi segue tutti gli anni la Messa di mezzanotte vive spesso l’intensità del momento con poca enfasi, distratti come siamo dalle declinazioni della vita: dai problemi familiari, da quelli lavorativi, dalla moglie o dalla fidanzata, e da mille altre “distrazioni terrene”. Sicché quel distacco dalla vita materiale che ogni buon cristiano dovrebbe ricercare è una chimera, soprattutto in una società secolarizzata come la nostra. Svuotati dal significato religioso gli individui si rifugiano negli affetti famigliari e nelle persone cui si vuole bene: vista così l’importanza del Natale è quella del ritrovare coloro che contano nella nostra vita. Ma certamente questa possibilità non è appannaggio di tutte le famiglie perché oltre al disagio di separazioni e divorzi (i numeri all’interno delle famiglie sono grandi come ben sappiamo) magari si sconta un rapporto non sempre idilliaco con i parenti. Così il rito cortese degli auguri quasi sempre è spezzato da una cordialità forzata nei confronti di chi non si vorrebbe scambiare parola. Ma si sa, a Natale bisogna essere tutti più buoni... A Natale quindi si finisce con l'essere coinvolti nello scambio di doni: anche se magari questo scambio proprio non va e non ci si tiene. Molte volte l’idea stessa di doversi occupare dei regali è angosciosa tanto quanto il peso economico per sostenerla. Ma certamente non è questo il problema del Natale, semmai è la natura stessa della festa (spersa nel valore commerciale dei doni) a mutare sempre più in un annuale conto economico. Personalmente il Natale mi rattrista, perché vivo l'accentuazione di questa ipocrisia che consumiamo senza ritegno alcuno: distratti dal rosso delle vesti, dalla neve finta e dalle gozzoviglie di panettoni e canditi; e poi quel buonismo di immagini, film e preghierine così lontane dalla vita reale tanto da apparire patetici e indigesti. Così il questa cesura tra lo svuotamento di senso religioso e l’apparenza infarcita di miele, ciò che resta è un amaro senso di solitudine tra se stessi e quel mondo agognato. NATALE LA FESTA DELL’IPOCRISIA. Dunque, non buon natale ma buona ipocrisia! I Padroni, i burocrati, i politicanti, ossia lo stato e la chiesa, su 365 giorni che compongono l’anno solare, il 25 dicembre, giorno in cui si celebra il natale cristiano, scoprono il filantropismo e attraverso i mezzi di comunicazione del regime di dominio di cui sono ideatori e detentori, quasi quasi è come se volessero imporre a tutti per decreto di dimostrare bontà verso il prossimo: ci invitano ad accogliere i poveri nelle nostre convivialità di famiglia e a fare lo stesso con gli immigrati, che si sono trovati costretti a lasciare casa e famiglia in cerca di fortuna altrove; ci invitano a soccorrere gli ammalati che necessitano di cure; ci invitano a diffondere messaggi di pace e bandire la guerra. Ma noi vi chiediamo: mostrarsi buoni per un giorno e poi rubare, sfruttare, provocare morte e miseria ai propri simili per gli altri 364 giorni dell’anno, è bontà o è ipocrisia? Invitare il povero alla propria tavola per un giorno e lasciarlo morire di fame gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Mostrarsi cordiali con l’immigrato per un giorno e perseguitarlo gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Soccorrere chi soffre per un giorno e lasciarlo nella sua sofferenza gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Inneggiare alla pace universale per un giorno e fare la guerra gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? E poi, diteci ancora, come pensate si possa risolvere il problema di intere generazioni che 365 giorni su 365 risultano essere senza prospettive di lavoro e senza futuro, di chi il lavoro ce l’ha ma viene sfruttato con basse paghe 365 giorni su 365, di chi ha lavorato una vita e percepisce 365 giorni su 365 una pensione da fame, dei tanti che 365 giorni su 365 non hanno i soldi per fare la spesa? ecc. ecc. ecc. Pensate veramente che tutto ciò si possa risolverlo con gli auguri di buon natale e mettendo in atto azioni di bontà verso i nostri simili limitatamente il 25 dicembre? NO QUESTA È SOLO E SEMPLICEMENTE IPOCRISIA! Un’ipocrisia che ci rende complici dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa, ossia di tutte quelle persone e quelle istituzioni che sguazzano magnificamente in questo mondo strapieno di iniquità sociali, in questo mondo che a pochi concede opulenza, ricchezza ed a molti miseria, povertà. Ci rende loro complici perché loro vogliono mantenere questo status quo di barbarie di cui sono ideatori e detentori, questo status quo che a loro garantisce una vita piena di benessere e a tutti gli altri una vita fatta di stenti, questo status quo che ci invita per un giorno, il 25 dicembre, ad essere caritatevoli, ma non col fine di regalare qualche attimo di felicità al povero, al perseguitato, a chi soffre, bensì col fine subdolo di regalare felicità a chi la carità la concede, perché se può concederla vuol dire che può lui illudersi di star bene, di non appartenere alla classe dei poveri. Volete continuare a prendere parte a questa ipocrita sceneggiata? Preparatevi allora a fare gli ipocriti tante altre volte ancora, preparatevi agli auguri del buon natale del 2011, del 2012, del 2013 ecc. ecc. e ad azioni di carità limitate a un giorno. QUESTO INIQUO MONDO DI RICCHI E POVERI, DI PADRONI E SERVI, NON SARÀ CERTAMENTE CON LA CARITÀ CHE LO SI SCONFIGGE! La carità questo iniquo mondo non lo distrugge, anzi semplicemente lo alimenta. La carità per esserci ha bisogno dei Ricchi Veri, ossia dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa cattolica che la pubblicizzino per fargliela poi fare ai Ricchi d’Illusione, ossia a quanti possano almeno per un giorno sentirsi ricchi tanto da poter concedere la carità a chi invece è povero. NON PENSATE CHE SIA INVECE ORA DI FINIRLA CON QUESTA IPOCRITA SCENEGGIATA? NON PENSATE CHE SIA ORA DI FINIRLA DI ESSERE COMPLICI DI QUESTO INIQUO SISTEMA SOCIALE CHE UCCIDE L’UGUAGLIANZA FRA SIMILI PRODUCENDO E MOLTIPLICANDO LE DISUGUAGLIANZE FRA RICCHI E POVERI? Se pensate ciò le armi a disposizione le abbiamo per definitivamente cambiare questo iniquo status quo, e non sono certamente gli auguri di buon natale, la carità, ma sono invece la solidarietà e il mutuo appoggio quotidiani e non solo il 25 dicembre, l’unione e la voglia di lottare ogni giorno insieme poveri, immigrati, lavoratori, disoccupati, pensionati, ecc. con l’intento di distruggere dominio e costruire libertà, con l’intento di edificare insieme un Mondo Nuovo, una Società Nuova, una Umanità Nova non più di ricchi e poveri ma di uomini e donne libere ed uguali ASSIMETRIA PERFETTA DI LUSSO FRANCESCANO del BEN-ESSERE. BUONE FESTE. When the current month of December if not before, resumed as every year the Christmas ritual of gestures and aesthetics we too accustomed: decorated trees, Nativity scenes, lights, gifts, greetings and so on. This atmosphere that accompanies us for more than a month in the past had (for me) its own value and its own beauty. Until adolescence Christmas was a magical time, the expectation of gifts, of bingo between relatives and even the Midnight Mass. All this moved me and the whole constituted what many call the atmosphere of Christmas. Over time, however, the adult (or perhaps a certain loss of innocence) has led to a different approach, an approach that I find to my amazement shared by friends and acquaintances. The Christmas period it is lived with a sense of anxiety, almost a nuisance, much to experience a unique feeling, "before ending the parties the better ..." But why Christmas should arouse a feeling the opposite of what a little 'all felt as a child? What has really changed in us and in our relationship with the most important religious festival of the year? The first thing to notice is the loss of value of the feast itself. Christmas and Epiphany as such assume a real importance in a few, maybe very few people; Dies Natalis is undoubtedly lived with aridity and detachment. Even those who follow all the years Midnight Mass live often the intensity of the moment with little emphasis, distracted as we are by the forms of life: family problems, from working, from his wife or girlfriend, and a thousand other "worldly distractions ". So the detachment from material life that every good Christian should seek is a pipe dream, especially in a secularized society like ours. Emptied of religious meaning individuals take refuge in the family affections and people which loves: view so the importance of Christmas is that of finding those who matter in our lives. But certainly this possibility is not the prerogative of all households because in addition to the discomfort of separation and divorce (the numbers within families are great as we all know) maybe it reflects a relationship not always idyllic with relatives. So the ritual courteous greetings almost always broken by a forced cordiality towards those who do not want to exchange word. But you know, at Christmas you have to be all better ... At Christmas, then it ends up being involved in the exchange of gifts, though perhaps this exchange just does not and there is held. Many times the idea of ​​dealing with gifts is distressing as much as the economic weight to support. But certainly this is not the problem of Christmas, if anything, is the very nature of the party (spersa the commercial value of gifts) to change more and more in an annual income statement. Personally Christmas saddens me, because I live the accentuation of this hypocrisy that we consume without any restraint: distracted by the red robes, the fake snow and the revelry of panettone and candied fruit; and then that doing good image, movie and little prayer so far removed from real life so as to appear pathetic and indigestible. So the gap between this emptying of the religious sense and appearance peppered honey, what remains is a bitter feeling of loneliness among themselves and the world craved. CHRISTMAS CELEBRATION OF HYPOCRISY. So, Merry Christmas but not good hypocrisy! The Masters, the bureaucrats, the politicians, ie the state and the church, out of 365 school days in the calendar year, 25 December, the day on which Christians celebrate Christmas, they discover the philanthropy and through the media of the regime Domain which are originators and holders, is almost almost as if they wanted to impose on all by decree to demonstrate kindness towards others: They invite us to welcome the poor in our convivial family and do the same with immigrants, who were forced to leave home and family to seek their fortune elsewhere; They invite us to help the sick who require care; invite us to spread messages of peace and banish war. But we ask: good show for a day and then steal, exploit, cause death and misery to his fellows for the other 364 days of the year, is good or is hypocrisy? Invite the poor to their table for a day and let him starve the other 364, it is goodness or hypocrisy? Show himself friendly to the immigrant for a day and haunt the other 364, it is goodness or hypocrisy? Help those who suffer for a day and let him in his suffering the other 364, it is goodness or hypocrisy? Hymn to universal peace for one day and the other 364 go to war, it is goodness or hypocrisy? And then, tell us again, as you think you can solve the problem of generations that 365 days out of 365 are to be no job prospects and no future, the work of those who have it but it is exploited with low wages 365 days out of 365, of those who have worked a lifetime and receives 365 days of 365 a pension from hunger, of the many that 365 days out of 365 do not have the money to do the shopping? etc. etc. etc. Do you really think that everything we can solve it with the best wishes of Merry Christmas and implementing actions of kindness towards our fellow limited on December 25? NO THIS IS JUST SIMPLY AND HYPOCRISY! Hypocrisy that makes us accomplices of the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the church, that is, of all those people and institutions who wallow magnificently in this world chock full of social inequities in this world that just gives opulence, wealth and many misery, poverty. It makes us accomplices because they want to maintain the status quo of barbarism which are originators and holders, this status quo that guarantees them a life of well-being and all other a life of hardship, this status quo that invites us to a day, 25 December, to be charitable, but not with the aim of giving a moment of happiness to the poor, the persecuted, those who suffer, but with the aim of giving happiness to those sneaky charity grants it, because if you can grant it means that he can pretend to feel good, they do not belong to the class of the poor. Do you want to continue to take part in this hypocritical charade? Then get ready to do the hypocrites so many other times, ready to greetings of Merry Christmas of 2011, 2012, 2013 etc. etc. and acts of charity limited to one day. THIS UNFAIR WORLD OF RICH AND POOR OF MASTERS AND SERVANTS, CERTAINLY WILL NOT BE WITH THE CHARITY THAT BEATS THE YES! The charity does not destroy this wicked world, or rather simply feeds. The charity needs to be of the Rich Guys, that the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the Catholic Church that advertise to make him then to Rich of Illusion, ie to those who can least for a day so feel rich It can give love to those who are poor. DO NOT THINK THAT IS NOW INSTEAD TO FINISH WITH THIS HYPOCRITICAL skit? DO NOT THINK THAT IT IS TIME TO FINISH IT TO BE COMPLICI OF THIS SYSTEM IS UNFAIR THAT KILLS SOCIAL EQUALITY BETWEEN SIMILAR PRODUCING AND MULTIPLYING THE INEQUALITY BETWEEN RICH AND POOR? If you think that the weapons available to the final we have to change this unjust status quo, and they are certainly not the best wishes of Merry Christmas, charity, but are solidarity and mutual aid newspapers and not just on December 25, the union and the will to struggle every day with the poor, immigrants, workers, unemployed, pensioners, etc. with the intent to destroy domain and build freedom, with the intent to build together a New World, a New Society, a Humanity Nova no more than the rich and the poor but of free men and women and equal asymmetry PERFECT LUXURY FRANCISCAN WELL-BEING. Cuando el presente mes de diciembre, si no antes, se reanudó como cada año el ritual de Navidad de los gestos y la estética también nosotros acostumbrados: árboles decorados, belenes, luces, regalos, saludos y así sucesivamente. Esta atmósfera que nos acompaña desde hace más de un mes en el pasado tenía (para mí) de su propio valor y su propia belleza. Hasta la adolescencia de Navidad fue un momento mágico, la expectativa de regalos, del bingo entre parientes y hasta la misa de medianoche. Todo esto me movió y el conjunto constituye lo que muchos llaman el ambiente de Navidad. Con el tiempo, sin embargo, el adulto (o tal vez una cierta pérdida de la inocencia) ha dado lugar a un enfoque diferente, un enfoque que me parece a mi asombro compartido por amigos y conocidos. El período de Navidad se vive con una sensación de ansiedad, casi una molestia, muy a experimentar una sensación única ", antes de terminar a las partes la mejor ..." Pero ¿por qué la Navidad debe despertar la sensación de lo contrario de lo que es un poco "todos nos sentimos como un niño? ¿Qué ha cambiado en nosotros y en nuestra relación con la fiesta religiosa más importante del año? Lo primero a notar es la pérdida de valor de la propia fiesta. Navidad y Reyes como tal asumir una importancia real en unos tal vez muy pocas personas,; Dies Natalis, sin duda, se vive con la aridez y el desapego. Incluso aquellos que siguen todos los años la Misa del Gallo viven a menudo la intensidad del momento con poco énfasis, distraído como estamos por las formas de vida: problemas familiares, de trabajo, de su esposa o novia, y mil otras "distracciones mundanas ". Así que el desapego de la vida material que todo buen cristiano debe buscar es una quimera, sobre todo en una sociedad secularizada como la nuestra. Vaciado de individuos significado religioso se refugian en los afectos familiares y personas que le gusta: vista por lo que la importancia de la Navidad es la de encontrar los que importan en nuestras vidas. Pero sin duda esta posibilidad no es prerrogativa de todos los hogares, porque además de la incomodidad de la separación y el divorcio (los números dentro de las familias son grandes, como todos sabemos) que tal vez refleja una relación no siempre idílica con sus familiares. Así que los saludos corteses rituales casi siempre rompen por una cordialidad forzada hacia aquellos que no quieren intercambiar palabra. Pero usted sabe, en la Navidad tiene que ser todo lo mejor ... En Navidad, entonces termina siendo involucrados en el intercambio de regalos, aunque tal vez este intercambio simplemente no puede y no se lleva a cabo. Muchas veces la idea de tratar con los regalos es angustiante tanto como el peso económico de apoyo. Pero sin duda este no es el problema de la Navidad, en todo caso, es la naturaleza misma de la fiesta (spersa el valor comercial de regalos) para cambiar cada vez más en una cuenta de resultados anual. Personalmente Navidad me entristece, porque vivo la acentuación de esta hipocresía que consumimos sin ninguna restricción: distraído por los trajes, la nieve artificial y el jolgorio de panettone y frutas confitadas; y luego de que hacer buena imagen, película y pequeña oración tan alejado de la vida real con el fin de que aparezca patético y digerible. Así que la brecha entre este vaciamiento del sentido religioso y la apariencia salpicada de miel, lo que queda es una amarga sensación de soledad entre ellos y el mundo ansiaba. NAVIDAD CELEBRACIÓN de la hipocresía. Así, Feliz Navidad, pero no es bueno hipocresía! Los Maestros, los burócratas, los políticos, es decir, el estado y la iglesia, de los 365 días de clases en el año calendario, 25 de diciembre, el día en que los cristianos celebran la Navidad, descubren la filantropía ya través de los medios de comunicación del régimen Dominio que son creadores y titulares, es casi casi como si quisieran imponer a todos por decreto para demostrar la bondad hacia los demás: Nos invitan a dar la bienvenida a los pobres en nuestra familia agradable y hacen lo mismo con los inmigrantes, que fueron obligados a salir de casa y de la familia para buscar fortuna en otra parte; Nos invitan a ayudar a los enfermos que requieren atención; nos invitan a difundir mensajes de paz y desterrar la guerra. Pero nos preguntamos: buen espectáculo para un día y luego robar, explotar, causar la muerte y la miseria a sus compañeros de los otros 364 días del año, es bueno o es hipocresía? Invitar a los pobres a su mesa para un día y lo dejó morir de hambre la otra 364, es la bondad o la hipocresía? De mostrarse amigo al inmigrante por un día y persiguen la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Ayude a los que sufren por un día y lo dejó en su sufrimiento la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Himno a la paz universal por un día y el otro 364 ir a la guerra, es la bondad o la hipocresía? Y luego, nos dicen otra vez, como usted piensa que puede resolver el problema de las generaciones que los 365 días de cada 365 son que no hay perspectivas de trabajo y sin futuro, el trabajo de los que lo tienen, pero es explotado con bajos salarios los 365 días de cada 365, de los que han trabajado toda la vida y recibe 365 días de 365 una pensión de hambre, de las muchas que los 365 días de cada 365 no tienen el dinero para hacer la compra? etcétera etcétera etcétera ¿De verdad crees que todo lo que se puede resolver con los mejores deseos de Feliz Navidad y acciones de aplicación de bondad hacia nuestros compañeros limitados el 25 de diciembre? NO SE TRATA SOLO SIMPLEMENTE y la hipocresía! La hipocresía que nos hace cómplices de la patronal, los burócratas, los políticos, el estado y la iglesia, es decir, de todas aquellas personas e instituciones que se revuelcan magníficamente en este mundo lleno de desigualdades sociales en este mundo que solo da la opulencia, la riqueza y muchos la miseria, la pobreza. Nos hace cómplices porque quieren mantener el status quo de la barbarie que son creadores y titulares, este status quo que les garantice una vida de bienestar y todos los demás una vida de penurias, este status quo que nos invita a un día 25 de diciembre para ser caritativo, pero no con el objetivo de dar un momento de felicidad a los pobres, los perseguidos, los que sufren, pero con el objetivo de dar felicidad a los furtivos donaciones de caridad, porque si se puede conceder esto significa que él puede fingir sentirse bien, que no pertenecen a la clase de los pobres. ¿Quieres seguir participando en esta farsa hipócrita? Entonces prepárate para hacer los hipócritas tantas otras veces, listo para saludos de Feliz Navidad de 2011, 2012, 2013, etc. etcétera y los actos de caridad limitados a un día. ESTE MUNDO INJUSTO DE ricas y pobres del amos y criados, CIERTAMENTE NO PODRÁ CON LA CARIDAD QUE BATE EL SÍ! La caridad no destruye este mundo malvado, o más bien simplemente alimenta. La caridad debe ser de los tipos ricos, que los jefes, los burócratas, los políticos, el Estado y la Iglesia Católica que se anuncian para hacerle luego a Rich de la Ilusión, es decir, a los que pueden menos por un día, así que siéntase rica Se puede dar amor a los pobres. No creo que ahora LUGAR PARA TERMINAR CON ESTE sketch HIPÓCRITA? No creo que es el momento para terminarlo SER Complici DE ESTE SISTEMA ES INJUSTO QUE MATA A LA IGUALDAD SOCIAL ENTRE PRODUCTORES SIMILAR y multiplicando el DESIGUALDAD entre ricos y pobres? Si usted piensa que las armas disponibles para la final tenemos que cambiar este status quo injusto, y ciertamente no son los mejores deseos de Feliz Navidad, la caridad, sino que son la solidaridad y la ayuda mutua periódicos y no sólo el 25 de diciembre, el sindicato y la voluntad de lucha de todos los días con los pobres, los inmigrantes, los trabajadores, desempleados, pensionistas, etc. con la intención de destruir dominio y construir la libertad, con la intención de construir juntos un mundo nuevo, una nueva sociedad, una Humanidad Nova no más que los ricos y los pobres, sino de hombres y mujeres libres e iguales ASIMETRIA PERFECTA LUJO FRANCISCANA BIEN-ESTAR. FELICES FIESTAS. HAPPY HOLIDAYS.
Quando inizia il mese di dicembre, se non prima, riprende come ogni anno il rituale natalizio fatto di gesti e di un'estetica cui siamo fin troppo abituati: alberi addobbati, presepi, luci, regali, auguri ecc. Questa atmosfera che ci accompagna per più di un mese in passato aveva (per me) un suo valore e una sua bellezza. Fino all’adolescenza il Natale rappresentava un periodo magico, l'attesa dei regali, delle tombolate tra parenti e persino della Messa di mezzanotte. Tutto ciò mi emozionava e nel complesso costituiva ciò che molti chiamano l’atmosfera del Natale. Nel corso del tempo però l’età adulta (o forse una certa perdita d'innocenza) ha portato ad un approccio diverso, approccio che con mio stupore trovo condiviso anche da amici e conoscenti. Il periodo di Natale infatti viene vissuto con un senso di angoscia, quasi una scocciatura, tanto da avvertire un univoco sentire: «prima finiscono le feste meglio è...» Ma per quale ragione il Natale dovrebbe suscitare un sentimento opposto rispetto a quello che un po’ tutti sentivamo da bambini? Che cosa è mutato realmente in noi e nel nostro rapporto con la festa religiosa più importante dell’anno? Il primo elemento da riscontrare è la perdita di valore della festa in sé. Il Natale in quanto tale e l’Epifania assumono una reale importanza in poche, forse pochissime persone; il Dies Natalis è senza dubbio vissuto con aridità e distacco. Anche chi segue tutti gli anni la Messa di mezzanotte vive spesso l’intensità del momento con poca enfasi, distratti come siamo dalle declinazioni della vita: dai problemi familiari, da quelli lavorativi, dalla moglie o dalla fidanzata, e da mille altre “distrazioni terrene”. Sicché quel distacco dalla vita materiale che ogni buon cristiano dovrebbe ricercare è una chimera, soprattutto in una società secolarizzata come la nostra. Svuotati dal significato religioso gli individui si rifugiano negli affetti famigliari e nelle persone cui si vuole bene: vista così l’importanza del Natale è quella del ritrovare coloro che contano nella nostra vita. Ma certamente questa possibilità non è appannaggio di tutte le famiglie perché oltre al disagio di separazioni e divorzi (i numeri all’interno delle famiglie sono grandi come ben sappiamo) magari si sconta un rapporto non sempre idilliaco con i parenti. Così il rito cortese degli auguri quasi sempre è spezzato da una cordialità forzata nei confronti di chi non si vorrebbe scambiare parola. Ma si sa, a Natale bisogna essere tutti più buoni... A Natale quindi si finisce con l'essere coinvolti nello scambio di doni: anche se magari questo scambio proprio non va e non ci si tiene. Molte volte l’idea stessa di doversi occupare dei regali è angosciosa tanto quanto il peso economico per sostenerla. Ma certamente non è questo il problema del Natale, semmai è la natura stessa della festa (spersa nel valore commerciale dei doni) a mutare sempre più in un annuale conto economico. Personalmente il Natale mi rattrista, perché vivo l'accentuazione di questa ipocrisia che consumiamo senza ritegno alcuno: distratti dal rosso delle vesti, dalla neve finta e dalle gozzoviglie di panettoni e canditi; e poi quel buonismo di immagini, film e preghierine così lontane dalla vita reale tanto da apparire patetici e indigesti. Così il questa cesura tra lo svuotamento di senso religioso e l’apparenza infarcita di miele, ciò che resta è un amaro senso di solitudine tra se stessi e quel mondo agognato. NATALE LA FESTA DELL’IPOCRISIA. Dunque, non buon natale ma buona ipocrisia! I Padroni, i burocrati, i politicanti, ossia lo stato e la chiesa, su 365 giorni che compongono l’anno solare, il 25 dicembre, giorno in cui si celebra il natale cristiano, scoprono il filantropismo e attraverso i mezzi di comunicazione del regime di dominio di cui sono ideatori e detentori, quasi quasi è come se volessero imporre a tutti per decreto di dimostrare bontà verso il prossimo: ci invitano ad accogliere i poveri nelle nostre convivialità di famiglia e a fare lo stesso con gli immigrati, che si sono trovati costretti a lasciare casa e famiglia in cerca di fortuna altrove; ci invitano a soccorrere gli ammalati che necessitano di cure; ci invitano a diffondere messaggi di pace e bandire la guerra. Ma noi vi chiediamo: mostrarsi buoni per un giorno e poi rubare, sfruttare, provocare morte e miseria ai propri simili per gli altri 364 giorni dell’anno, è bontà o è ipocrisia? Invitare il povero alla propria tavola per un giorno e lasciarlo morire di fame gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Mostrarsi cordiali con l’immigrato per un giorno e perseguitarlo gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Soccorrere chi soffre per un giorno e lasciarlo nella sua sofferenza gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Inneggiare alla pace universale per un giorno e fare la guerra gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? E poi, diteci ancora, come pensate si possa risolvere il problema di intere generazioni che 365 giorni su 365 risultano essere senza prospettive di lavoro e senza futuro, di chi il lavoro ce l’ha ma viene sfruttato con basse paghe 365 giorni su 365, di chi ha lavorato una vita e percepisce 365 giorni su 365 una pensione da fame, dei tanti che 365 giorni su 365 non hanno i soldi per fare la spesa? ecc. ecc. ecc. Pensate veramente che tutto ciò si possa risolverlo con gli auguri di buon natale e mettendo in atto azioni di bontà verso i nostri simili limitatamente il 25 dicembre? NO QUESTA È SOLO E SEMPLICEMENTE IPOCRISIA! Un’ipocrisia che ci rende complici dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa, ossia di tutte quelle persone e quelle istituzioni che sguazzano magnificamente in questo mondo strapieno di iniquità sociali, in questo mondo che a pochi concede opulenza, ricchezza ed a molti miseria, povertà. Ci rende loro complici perché loro vogliono mantenere questo status quo di barbarie di cui sono ideatori e detentori, questo status quo che a loro garantisce una vita piena di benessere e a tutti gli altri una vita fatta di stenti, questo status quo che ci invita per un giorno, il 25 dicembre, ad essere caritatevoli, ma non col fine di regalare qualche attimo di felicità al povero, al perseguitato, a chi soffre, bensì col fine subdolo di regalare felicità a chi la carità la concede, perché se può concederla vuol dire che può lui illudersi di star bene, di non appartenere alla classe dei poveri. Volete continuare a prendere parte a questa ipocrita sceneggiata? Preparatevi allora a fare gli ipocriti tante altre volte ancora, preparatevi agli auguri del buon natale del 2011, del 2012, del 2013 ecc. ecc. e ad azioni di carità limitate a un giorno. QUESTO INIQUO MONDO DI RICCHI E POVERI, DI PADRONI E SERVI, NON SARÀ CERTAMENTE CON LA CARITÀ CHE LO SI SCONFIGGE! La carità questo iniquo mondo non lo distrugge, anzi semplicemente lo alimenta. La carità per esserci ha bisogno dei Ricchi Veri, ossia dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa cattolica che la pubblicizzino per fargliela poi fare ai Ricchi d’Illusione, ossia a quanti possano almeno per un giorno sentirsi ricchi tanto da poter concedere la carità a chi invece è povero. NON PENSATE CHE SIA INVECE ORA DI FINIRLA CON QUESTA IPOCRITA SCENEGGIATA? NON PENSATE CHE SIA ORA DI FINIRLA DI ESSERE COMPLICI DI QUESTO INIQUO SISTEMA SOCIALE CHE UCCIDE L’UGUAGLIANZA FRA SIMILI PRODUCENDO E MOLTIPLICANDO LE DISUGUAGLIANZE FRA RICCHI E POVERI? Se pensate ciò le armi a disposizione le abbiamo per definitivamente cambiare questo iniquo status quo, e non sono certamente gli auguri di buon natale, la carità, ma sono invece la solidarietà e il mutuo appoggio quotidiani e non solo il 25 dicembre, l’unione e la voglia di lottare ogni giorno insieme poveri, immigrati, lavoratori, disoccupati, pensionati, ecc. con l’intento di distruggere dominio e costruire libertà, con l’intento di edificare insieme un Mondo Nuovo, una Società Nuova, una Umanità Nova non più di ricchi e poveri ma di uomini e donne libere ed uguali ASSIMETRIA PERFETTA DI LUSSO FRANCESCANO del BEN-ESSERE. BUONE FESTE. When the current month of December if not before, resumed as every year the Christmas ritual of gestures and aesthetics we too accustomed: decorated trees, Nativity scenes, lights, gifts, greetings and so on. This atmosphere that accompanies us for more than a month in the past had (for me) its own value and its own beauty. Until adolescence Christmas was a magical time, the expectation of gifts, of bingo between relatives and even the Midnight Mass. All this moved me and the whole constituted what many call the atmosphere of Christmas. Over time, however, the adult (or perhaps a certain loss of innocence) has led to a different approach, an approach that I find to my amazement shared by friends and acquaintances. The Christmas period it is lived with a sense of anxiety, almost a nuisance, much to experience a unique feeling, "before ending the parties the better ..." But why Christmas should arouse a feeling the opposite of what a little 'all felt as a child? What has really changed in us and in our relationship with the most important religious festival of the year? The first thing to notice is the loss of value of the feast itself. Christmas and Epiphany as such assume a real importance in a few, maybe very few people; Dies Natalis is undoubtedly lived with aridity and detachment. Even those who follow all the years Midnight Mass live often the intensity of the moment with little emphasis, distracted as we are by the forms of life: family problems, from working, from his wife or girlfriend, and a thousand other "worldly distractions ". So the detachment from material life that every good Christian should seek is a pipe dream, especially in a secularized society like ours. Emptied of religious meaning individuals take refuge in the family affections and people which loves: view so the importance of Christmas is that of finding those who matter in our lives. But certainly this possibility is not the prerogative of all households because in addition to the discomfort of separation and divorce (the numbers within families are great as we all know) maybe it reflects a relationship not always idyllic with relatives. So the ritual courteous greetings almost always broken by a forced cordiality towards those who do not want to exchange word. But you know, at Christmas you have to be all better ... At Christmas, then it ends up being involved in the exchange of gifts, though perhaps this exchange just does not and there is held. Many times the idea of ​​dealing with gifts is distressing as much as the economic weight to support. But certainly this is not the problem of Christmas, if anything, is the very nature of the party (spersa the commercial value of gifts) to change more and more in an annual income statement. Personally Christmas saddens me, because I live the accentuation of this hypocrisy that we consume without any restraint: distracted by the red robes, the fake snow and the revelry of panettone and candied fruit; and then that doing good image, movie and little prayer so far removed from real life so as to appear pathetic and indigestible. So the gap between this emptying of the religious sense and appearance peppered honey, what remains is a bitter feeling of loneliness among themselves and the world craved. CHRISTMAS CELEBRATION OF HYPOCRISY. So, Merry Christmas but not good hypocrisy! The Masters, the bureaucrats, the politicians, ie the state and the church, out of 365 school days in the calendar year, 25 December, the day on which Christians celebrate Christmas, they discover the philanthropy and through the media of the regime Domain which are originators and holders, is almost almost as if they wanted to impose on all by decree to demonstrate kindness towards others: They invite us to welcome the poor in our convivial family and do the same with immigrants, who were forced to leave home and family to seek their fortune elsewhere; They invite us to help the sick who require care; invite us to spread messages of peace and banish war. But we ask: good show for a day and then steal, exploit, cause death and misery to his fellows for the other 364 days of the year, is good or is hypocrisy? Invite the poor to their table for a day and let him starve the other 364, it is goodness or hypocrisy? Show himself friendly to the immigrant for a day and haunt the other 364, it is goodness or hypocrisy? Help those who suffer for a day and let him in his suffering the other 364, it is goodness or hypocrisy? Hymn to universal peace for one day and the other 364 go to war, it is goodness or hypocrisy? And then, tell us again, as you think you can solve the problem of generations that 365 days out of 365 are to be no job prospects and no future, the work of those who have it but it is exploited with low wages 365 days out of 365, of those who have worked a lifetime and receives 365 days of 365 a pension from hunger, of the many that 365 days out of 365 do not have the money to do the shopping? etc. etc. etc. Do you really think that everything we can solve it with the best wishes of Merry Christmas and implementing actions of kindness towards our fellow limited on December 25? NO THIS IS JUST SIMPLY AND HYPOCRISY! Hypocrisy that makes us accomplices of the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the church, that is, of all those people and institutions who wallow magnificently in this world chock full of social inequities in this world that just gives opulence, wealth and many misery, poverty. It makes us accomplices because they want to maintain the status quo of barbarism which are originators and holders, this status quo that guarantees them a life of well-being and all other a life of hardship, this status quo that invites us to a day, 25 December, to be charitable, but not with the aim of giving a moment of happiness to the poor, the persecuted, those who suffer, but with the aim of giving happiness to those sneaky charity grants it, because if you can grant it means that he can pretend to feel good, they do not belong to the class of the poor. Do you want to continue to take part in this hypocritical charade? Then get ready to do the hypocrites so many other times, ready to greetings of Merry Christmas of 2011, 2012, 2013 etc. etc. and acts of charity limited to one day. THIS UNFAIR WORLD OF RICH AND POOR OF MASTERS AND SERVANTS, CERTAINLY WILL NOT BE WITH THE CHARITY THAT BEATS THE YES! The charity does not destroy this wicked world, or rather simply feeds. The charity needs to be of the Rich Guys, that the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the Catholic Church that advertise to make him then to Rich of Illusion, ie to those who can least for a day so feel rich It can give love to those who are poor. DO NOT THINK THAT IS NOW INSTEAD TO FINISH WITH THIS HYPOCRITICAL skit? DO NOT THINK THAT IT IS TIME TO FINISH IT TO BE COMPLICI OF THIS SYSTEM IS UNFAIR THAT KILLS SOCIAL EQUALITY BETWEEN SIMILAR PRODUCING AND MULTIPLYING THE INEQUALITY BETWEEN RICH AND POOR? If you think that the weapons available to the final we have to change this unjust status quo, and they are certainly not the best wishes of Merry Christmas, charity, but are solidarity and mutual aid newspapers and not just on December 25, the union and the will to struggle every day with the poor, immigrants, workers, unemployed, pensioners, etc. with the intent to destroy domain and build freedom, with the intent to build together a New World, a New Society, a Humanity Nova no more than the rich and the poor but of free men and women and equal asymmetry PERFECT LUXURY FRANCISCAN WELL-BEING. Cuando el presente mes de diciembre, si no antes, se reanudó como cada año el ritual de Navidad de los gestos y la estética también nosotros acostumbrados: árboles decorados, belenes, luces, regalos, saludos y así sucesivamente. Esta atmósfera que nos acompaña desde hace más de un mes en el pasado tenía (para mí) de su propio valor y su propia belleza. Hasta la adolescencia de Navidad fue un momento mágico, la expectativa de regalos, del bingo entre parientes y hasta la misa de medianoche. Todo esto me movió y el conjunto constituye lo que muchos llaman el ambiente de Navidad. Con el tiempo, sin embargo, el adulto (o tal vez una cierta pérdida de la inocencia) ha dado lugar a un enfoque diferente, un enfoque que me parece a mi asombro compartido por amigos y conocidos. El período de Navidad se vive con una sensación de ansiedad, casi una molestia, muy a experimentar una sensación única ", antes de terminar a las partes la mejor ..." Pero ¿por qué la Navidad debe despertar la sensación de lo contrario de lo que es un poco "todos nos sentimos como un niño? ¿Qué ha cambiado en nosotros y en nuestra relación con la fiesta religiosa más importante del año? Lo primero a notar es la pérdida de valor de la propia fiesta. Navidad y Reyes como tal asumir una importancia real en unos tal vez muy pocas personas,; Dies Natalis, sin duda, se vive con la aridez y el desapego. Incluso aquellos que siguen todos los años la Misa del Gallo viven a menudo la intensidad del momento con poco énfasis, distraído como estamos por las formas de vida: problemas familiares, de trabajo, de su esposa o novia, y mil otras "distracciones mundanas ". Así que el desapego de la vida material que todo buen cristiano debe buscar es una quimera, sobre todo en una sociedad secularizada como la nuestra. Vaciado de individuos significado religioso se refugian en los afectos familiares y personas que le gusta: vista por lo que la importancia de la Navidad es la de encontrar los que importan en nuestras vidas. Pero sin duda esta posibilidad no es prerrogativa de todos los hogares, porque además de la incomodidad de la separación y el divorcio (los números dentro de las familias son grandes, como todos sabemos) que tal vez refleja una relación no siempre idílica con sus familiares. Así que los saludos corteses rituales casi siempre rompen por una cordialidad forzada hacia aquellos que no quieren intercambiar palabra. Pero usted sabe, en la Navidad tiene que ser todo lo mejor ... En Navidad, entonces termina siendo involucrados en el intercambio de regalos, aunque tal vez este intercambio simplemente no puede y no se lleva a cabo. Muchas veces la idea de tratar con los regalos es angustiante tanto como el peso económico de apoyo. Pero sin duda este no es el problema de la Navidad, en todo caso, es la naturaleza misma de la fiesta (spersa el valor comercial de regalos) para cambiar cada vez más en una cuenta de resultados anual. Personalmente Navidad me entristece, porque vivo la acentuación de esta hipocresía que consumimos sin ninguna restricción: distraído por los trajes, la nieve artificial y el jolgorio de panettone y frutas confitadas; y luego de que hacer buena imagen, película y pequeña oración tan alejado de la vida real con el fin de que aparezca patético y digerible. Así que la brecha entre este vaciamiento del sentido religioso y la apariencia salpicada de miel, lo que queda es una amarga sensación de soledad entre ellos y el mundo ansiaba. NAVIDAD CELEBRACIÓN de la hipocresía. Así, Feliz Navidad, pero no es bueno hipocresía! Los Maestros, los burócratas, los políticos, es decir, el estado y la iglesia, de los 365 días de clases en el año calendario, 25 de diciembre, el día en que los cristianos celebran la Navidad, descubren la filantropía ya través de los medios de comunicación del régimen Dominio que son creadores y titulares, es casi casi como si quisieran imponer a todos por decreto para demostrar la bondad hacia los demás: Nos invitan a dar la bienvenida a los pobres en nuestra familia agradable y hacen lo mismo con los inmigrantes, que fueron obligados a salir de casa y de la familia para buscar fortuna en otra parte; Nos invitan a ayudar a los enfermos que requieren atención; nos invitan a difundir mensajes de paz y desterrar la guerra. Pero nos preguntamos: buen espectáculo para un día y luego robar, explotar, causar la muerte y la miseria a sus compañeros de los otros 364 días del año, es bueno o es hipocresía? Invitar a los pobres a su mesa para un día y lo dejó morir de hambre la otra 364, es la bondad o la hipocresía? De mostrarse amigo al inmigrante por un día y persiguen la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Ayude a los que sufren por un día y lo dejó en su sufrimiento la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Himno a la paz universal por un día y el otro 364 ir a la guerra, es la bondad o la hipocresía? Y luego, nos dicen otra vez, como usted piensa que puede resolver el problema de las generaciones que los 365 días de cada 365 son que no hay perspectivas de trabajo y sin futuro, el trabajo de los que lo tienen, pero es explotado con bajos salarios los 365 días de cada 365, de los que han trabajado toda la vida y recibe 365 días de 365 una pensión de hambre, de las muchas que los 365 días de cada 365 no tienen el dinero para hacer la compra? etcétera etcétera etcétera ¿De verdad crees que todo lo que se puede resolver con los mejores deseos de Feliz Navidad y acciones de aplicación de bondad hacia nuestros compañeros limitados el 25 de diciembre? NO SE TRATA SOLO SIMPLEMENTE y la hipocresía! La hipocresía que nos hace cómplices de la patronal, los burócratas, los políticos, el estado y la iglesia, es decir, de todas aquellas personas e instituciones que se revuelcan magníficamente en este mundo lleno de desigualdades sociales en este mundo que solo da la opulencia, la riqueza y muchos la miseria, la pobreza. Nos hace cómplices porque quieren mantener el status quo de la barbarie que son creadores y titulares, este status quo que les garantice una vida de bienestar y todos los demás una vida de penurias, este status quo que nos invita a un día 25 de diciembre para ser caritativo, pero no con el objetivo de dar un momento de felicidad a los pobres, los perseguidos, los que sufren, pero con el objetivo de dar felicidad a los furtivos donaciones de caridad, porque si se puede conceder esto significa que él puede fingir sentirse bien, que no pertenecen a la clase de los pobres. ¿Quieres seguir participando en esta farsa hipócrita? Entonces prepárate para hacer los hipócritas tantas otras veces, listo para saludos de Feliz Navidad de 2011, 2012, 2013, etc. etcétera y los actos de caridad limitados a un día. ESTE MUNDO INJUSTO DE ricas y pobres del amos y criados, CIERTAMENTE NO PODRÁ CON LA CARIDAD QUE BATE EL SÍ! La caridad no destruye este mundo malvado, o más bien simplemente alimenta. La caridad debe ser de los tipos ricos, que los jefes, los burócratas, los políticos, el Estado y la Iglesia Católica que se anuncian para hacerle luego a Rich de la Ilusión, es decir, a los que pueden menos por un día, así que siéntase rica Se puede dar amor a los pobres. No creo que ahora LUGAR PARA TERMINAR CON ESTE sketch HIPÓCRITA? No creo que es el momento para terminarlo SER Complici DE ESTE SISTEMA ES INJUSTO QUE MATA A LA IGUALDAD SOCIAL ENTRE PRODUCTORES SIMILAR y multiplicando el DESIGUALDAD entre ricos y pobres? Si usted piensa que las armas disponibles para la final tenemos que cambiar este status quo injusto, y ciertamente no son los mejores deseos de Feliz Navidad, la caridad, sino que son la solidaridad y la ayuda mutua periódicos y no sólo el 25 de diciembre, el sindicato y la voluntad de lucha de todos los días con los pobres, los inmigrantes, los trabajadores, desempleados, pensionistas, etc. con la intención de destruir dominio y construir la libertad, con la intención de construir juntos un mundo nuevo, una nueva sociedad, una Humanidad Nova no más que los ricos y los pobres, sino de hombres y mujeres libres e iguales ASIMETRIA PERFECTA LUJO FRANCISCANA BIEN-ESTAR. FELICES FIESTAS. HAPPY HOLIDAYS.

Quando inizia il mese di dicembre, se non prima, riprende come ogni anno il rituale natalizio fatto di gesti e di un'estetica cui siamo fin troppo abituati: alberi addobbati, presepi, luci, regali, auguri ecc. Questa atmosfera che ci accompagna per più di un mese in passato aveva (per me) un suo valore e una sua bellezza. Fino all’adolescenza il Natale rappresentava un periodo magico, l'attesa dei regali, delle tombolate tra parenti e persino della Messa di mezzanotte. Tutto ciò mi emozionava e nel complesso costituiva ciò che molti chiamano l’atmosfera del Natale. Nel corso del tempo però l’età adulta (o forse una certa perdita d'innocenza) ha portato ad un approccio diverso, approccio che con mio stupore trovo condiviso anche da amici e conoscenti. Il periodo di Natale infatti viene vissuto con un senso di angoscia, quasi una scocciatura, tanto da avvertire un univoco sentire: «prima finiscono le feste meglio è...» Ma per quale ragione il Natale dovrebbe suscitare un sentimento opposto rispetto a quello che un po’ tutti sentivamo da bambini? Che cosa è mutato realmente in noi e nel nostro rapporto con la festa religiosa più importante dell’anno? Il primo elemento da riscontrare è la perdita di valore della festa in sé. Il Natale in quanto tale e l’Epifania assumono una reale importanza in poche, forse pochissime persone; il Dies Natalis è senza dubbio vissuto con aridità e distacco. Anche chi segue tutti gli anni la Messa di mezzanotte vive spesso l’intensità del momento con poca enfasi, distratti come siamo dalle declinazioni della vita: dai problemi familiari, da quelli lavorativi, dalla moglie o dalla fidanzata, e da mille altre “distrazioni terrene”. Sicché quel distacco dalla vita materiale che ogni buon cristiano dovrebbe ricercare è una chimera, soprattutto in una società secolarizzata come la nostra. Svuotati dal significato religioso gli individui si rifugiano negli affetti famigliari e nelle persone cui si vuole bene: vista così l’importanza del Natale è quella del ritrovare coloro che contano nella nostra vita. Ma certamente questa possibilità non è appannaggio di tutte le famiglie perché oltre al disagio di separazioni e divorzi (i numeri all’interno delle famiglie sono grandi come ben sappiamo) magari si sconta un rapporto non sempre idilliaco con i parenti. Così il rito cortese degli auguri quasi sempre è spezzato da una cordialità forzata nei confronti di chi non si vorrebbe scambiare parola. Ma si sa, a Natale bisogna essere tutti più buoni... A Natale quindi si finisce con l'essere coinvolti nello scambio di doni: anche se magari questo scambio proprio non va e non ci si tiene. Molte volte l’idea stessa di doversi occupare dei regali è angosciosa tanto quanto il peso economico per sostenerla. Ma certamente non è questo il problema del Natale, semmai è la natura stessa della festa (spersa nel valore commerciale dei doni) a mutare sempre più in un annuale conto economico. Personalmente il Natale mi rattrista, perché vivo l'accentuazione di questa ipocrisia che consumiamo senza ritegno alcuno: distratti dal rosso delle vesti, dalla neve finta e dalle gozzoviglie di panettoni e canditi; e poi quel buonismo di immagini, film e preghierine così lontane dalla vita reale tanto da apparire patetici e indigesti. Così il questa cesura tra lo svuotamento di senso religioso e l’apparenza infarcita di miele, ciò che resta è un amaro senso di solitudine tra se stessi e quel mondo agognato. NATALE LA FESTA DELL’IPOCRISIA. Dunque, non buon natale ma buona ipocrisia! I Padroni, i burocrati, i politicanti, ossia lo stato e la chiesa, su 365 giorni che compongono l’anno solare, il 25 dicembre, giorno in cui si celebra il natale cristiano, scoprono il filantropismo e attraverso i mezzi di comunicazione del regime di dominio di cui sono ideatori e detentori, quasi quasi è come se volessero imporre a tutti per decreto di dimostrare bontà verso il prossimo: ci invitano ad accogliere i poveri nelle nostre convivialità di famiglia e a fare lo stesso con gli immigrati, che si sono trovati costretti a lasciare casa e famiglia in cerca di fortuna altrove; ci invitano a soccorrere gli ammalati che necessitano di cure; ci invitano a diffondere messaggi di pace e bandire la guerra. Ma noi vi chiediamo: mostrarsi buoni per un giorno e poi rubare, sfruttare, provocare morte e miseria ai propri simili per gli altri 364 giorni dell’anno, è bontà o è ipocrisia? Invitare il povero alla propria tavola per un giorno e lasciarlo morire di fame gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Mostrarsi cordiali con l’immigrato per un giorno e perseguitarlo gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Soccorrere chi soffre per un giorno e lasciarlo nella sua sofferenza gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? Inneggiare alla pace universale per un giorno e fare la guerra gli altri 364, è bontà o è ipocrisia? E poi, diteci ancora, come pensate si possa risolvere il problema di intere generazioni che 365 giorni su 365 risultano essere senza prospettive di lavoro e senza futuro, di chi il lavoro ce l’ha ma viene sfruttato con basse paghe 365 giorni su 365, di chi ha lavorato una vita e percepisce 365 giorni su 365 una pensione da fame, dei tanti che 365 giorni su 365 non hanno i soldi per fare la spesa? ecc. ecc. ecc. Pensate veramente che tutto ciò si possa risolverlo con gli auguri di buon natale e mettendo in atto azioni di bontà verso i nostri simili limitatamente il 25 dicembre? NO QUESTA È SOLO E SEMPLICEMENTE IPOCRISIA! Un’ipocrisia che ci rende complici dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa, ossia di tutte quelle persone e quelle istituzioni che sguazzano magnificamente in questo mondo strapieno di iniquità sociali, in questo mondo che a pochi concede opulenza, ricchezza ed a molti miseria, povertà. Ci rende loro complici perché loro vogliono mantenere questo status quo di barbarie di cui sono ideatori e detentori, questo status quo che a loro garantisce una vita piena di benessere e a tutti gli altri una vita fatta di stenti, questo status quo che ci invita per un giorno, il 25 dicembre, ad essere caritatevoli, ma non col fine di regalare qualche attimo di felicità al povero, al perseguitato, a chi soffre, bensì col fine subdolo di regalare felicità a chi la carità la concede, perché se può concederla vuol dire che può lui illudersi di star bene, di non appartenere alla classe dei poveri. Volete continuare a prendere parte a questa ipocrita sceneggiata? Preparatevi allora a fare gli ipocriti tante altre volte ancora, preparatevi agli auguri del buon natale del 2011, del 2012, del 2013 ecc. ecc. e ad azioni di carità limitate a un giorno. QUESTO INIQUO MONDO DI RICCHI E POVERI, DI PADRONI E SERVI, NON SARÀ CERTAMENTE CON LA CARITÀ CHE LO SI SCONFIGGE! La carità questo iniquo mondo non lo distrugge, anzi semplicemente lo alimenta. La carità per esserci ha bisogno dei Ricchi Veri, ossia dei padroni, dei burocrati, dei politicanti, dello stato e della chiesa cattolica che la pubblicizzino per fargliela poi fare ai Ricchi d’Illusione, ossia a quanti possano almeno per un giorno sentirsi ricchi tanto da poter concedere la carità a chi invece è povero. NON PENSATE CHE SIA INVECE ORA DI FINIRLA CON QUESTA IPOCRITA SCENEGGIATA? NON PENSATE CHE SIA ORA DI FINIRLA DI ESSERE COMPLICI DI QUESTO INIQUO SISTEMA SOCIALE CHE UCCIDE L’UGUAGLIANZA FRA SIMILI PRODUCENDO E MOLTIPLICANDO LE DISUGUAGLIANZE FRA RICCHI E POVERI? Se pensate ciò le armi a disposizione le abbiamo per definitivamente cambiare questo iniquo status quo, e non sono certamente gli auguri di buon natale, la carità, ma sono invece la solidarietà e il mutuo appoggio quotidiani e non solo il 25 dicembre, l’unione e la voglia di lottare ogni giorno insieme poveri, immigrati, lavoratori, disoccupati, pensionati, ecc. con l’intento di distruggere dominio e costruire libertà, con l’intento di edificare insieme un Mondo Nuovo, una Società Nuova, una Umanità Nova non più di ricchi e poveri ma di uomini e donne libere ed uguali ASSIMETRIA PERFETTA DI LUSSO FRANCESCANO del BEN-ESSERE. BUONE FESTE. When the current month of December if not before, resumed as every year the Christmas ritual of gestures and aesthetics we too accustomed: decorated trees, Nativity scenes, lights, gifts, greetings and so on. This atmosphere that accompanies us for more than a month in the past had (for me) its own value and its own beauty. Until adolescence Christmas was a magical time, the expectation of gifts, of bingo between relatives and even the Midnight Mass. All this moved me and the whole constituted what many call the atmosphere of Christmas. Over time, however, the adult (or perhaps a certain loss of innocence) has led to a different approach, an approach that I find to my amazement shared by friends and acquaintances. The Christmas period it is lived with a sense of anxiety, almost a nuisance, much to experience a unique feeling, "before ending the parties the better ..." But why Christmas should arouse a feeling the opposite of what a little 'all felt as a child? What has really changed in us and in our relationship with the most important religious festival of the year? The first thing to notice is the loss of value of the feast itself. Christmas and Epiphany as such assume a real importance in a few, maybe very few people; Dies Natalis is undoubtedly lived with aridity and detachment. Even those who follow all the years Midnight Mass live often the intensity of the moment with little emphasis, distracted as we are by the forms of life: family problems, from working, from his wife or girlfriend, and a thousand other "worldly distractions ". So the detachment from material life that every good Christian should seek is a pipe dream, especially in a secularized society like ours. Emptied of religious meaning individuals take refuge in the family affections and people which loves: view so the importance of Christmas is that of finding those who matter in our lives. But certainly this possibility is not the prerogative of all households because in addition to the discomfort of separation and divorce (the numbers within families are great as we all know) maybe it reflects a relationship not always idyllic with relatives. So the ritual courteous greetings almost always broken by a forced cordiality towards those who do not want to exchange word. But you know, at Christmas you have to be all better ... At Christmas, then it ends up being involved in the exchange of gifts, though perhaps this exchange just does not and there is held. Many times the idea of ​​dealing with gifts is distressing as much as the economic weight to support. But certainly this is not the problem of Christmas, if anything, is the very nature of the party (spersa the commercial value of gifts) to change more and more in an annual income statement. Personally Christmas saddens me, because I live the accentuation of this hypocrisy that we consume without any restraint: distracted by the red robes, the fake snow and the revelry of panettone and candied fruit; and then that doing good image, movie and little prayer so far removed from real life so as to appear pathetic and indigestible. So the gap between this emptying of the religious sense and appearance peppered honey, what remains is a bitter feeling of loneliness among themselves and the world craved. CHRISTMAS CELEBRATION OF HYPOCRISY. So, Merry Christmas but not good hypocrisy! The Masters, the bureaucrats, the politicians, ie the state and the church, out of 365 school days in the calendar year, 25 December, the day on which Christians celebrate Christmas, they discover the philanthropy and through the media of the regime Domain which are originators and holders, is almost almost as if they wanted to impose on all by decree to demonstrate kindness towards others: They invite us to welcome the poor in our convivial family and do the same with immigrants, who were forced to leave home and family to seek their fortune elsewhere; They invite us to help the sick who require care; invite us to spread messages of peace and banish war. But we ask: good show for a day and then steal, exploit, cause death and misery to his fellows for the other 364 days of the year, is good or is hypocrisy? Invite the poor to their table for a day and let him starve the other 364, it is goodness or hypocrisy? Show himself friendly to the immigrant for a day and haunt the other 364, it is goodness or hypocrisy? Help those who suffer for a day and let him in his suffering the other 364, it is goodness or hypocrisy? Hymn to universal peace for one day and the other 364 go to war, it is goodness or hypocrisy? And then, tell us again, as you think you can solve the problem of generations that 365 days out of 365 are to be no job prospects and no future, the work of those who have it but it is exploited with low wages 365 days out of 365, of those who have worked a lifetime and receives 365 days of 365 a pension from hunger, of the many that 365 days out of 365 do not have the money to do the shopping? etc. etc. etc. Do you really think that everything we can solve it with the best wishes of Merry Christmas and implementing actions of kindness towards our fellow limited on December 25? NO THIS IS JUST SIMPLY AND HYPOCRISY! Hypocrisy that makes us accomplices of the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the church, that is, of all those people and institutions who wallow magnificently in this world chock full of social inequities in this world that just gives opulence, wealth and many misery, poverty. It makes us accomplices because they want to maintain the status quo of barbarism which are originators and holders, this status quo that guarantees them a life of well-being and all other a life of hardship, this status quo that invites us to a day, 25 December, to be charitable, but not with the aim of giving a moment of happiness to the poor, the persecuted, those who suffer, but with the aim of giving happiness to those sneaky charity grants it, because if you can grant it means that he can pretend to feel good, they do not belong to the class of the poor. Do you want to continue to take part in this hypocritical charade? Then get ready to do the hypocrites so many other times, ready to greetings of Merry Christmas of 2011, 2012, 2013 etc. etc. and acts of charity limited to one day. THIS UNFAIR WORLD OF RICH AND POOR OF MASTERS AND SERVANTS, CERTAINLY WILL NOT BE WITH THE CHARITY THAT BEATS THE YES! The charity does not destroy this wicked world, or rather simply feeds. The charity needs to be of the Rich Guys, that the bosses, bureaucrats, politicians, the state and the Catholic Church that advertise to make him then to Rich of Illusion, ie to those who can least for a day so feel rich It can give love to those who are poor. DO NOT THINK THAT IS NOW INSTEAD TO FINISH WITH THIS HYPOCRITICAL skit? DO NOT THINK THAT IT IS TIME TO FINISH IT TO BE COMPLICI OF THIS SYSTEM IS UNFAIR THAT KILLS SOCIAL EQUALITY BETWEEN SIMILAR PRODUCING AND MULTIPLYING THE INEQUALITY BETWEEN RICH AND POOR? If you think that the weapons available to the final we have to change this unjust status quo, and they are certainly not the best wishes of Merry Christmas, charity, but are solidarity and mutual aid newspapers and not just on December 25, the union and the will to struggle every day with the poor, immigrants, workers, unemployed, pensioners, etc. with the intent to destroy domain and build freedom, with the intent to build together a New World, a New Society, a Humanity Nova no more than the rich and the poor but of free men and women and equal asymmetry PERFECT LUXURY FRANCISCAN WELL-BEING. Cuando el presente mes de diciembre, si no antes, se reanudó como cada año el ritual de Navidad de los gestos y la estética también nosotros acostumbrados: árboles decorados, belenes, luces, regalos, saludos y así sucesivamente. Esta atmósfera que nos acompaña desde hace más de un mes en el pasado tenía (para mí) de su propio valor y su propia belleza. Hasta la adolescencia de Navidad fue un momento mágico, la expectativa de regalos, del bingo entre parientes y hasta la misa de medianoche. Todo esto me movió y el conjunto constituye lo que muchos llaman el ambiente de Navidad. Con el tiempo, sin embargo, el adulto (o tal vez una cierta pérdida de la inocencia) ha dado lugar a un enfoque diferente, un enfoque que me parece a mi asombro compartido por amigos y conocidos. El período de Navidad se vive con una sensación de ansiedad, casi una molestia, muy a experimentar una sensación única ", antes de terminar a las partes la mejor ..." Pero ¿por qué la Navidad debe despertar la sensación de lo contrario de lo que es un poco "todos nos sentimos como un niño? ¿Qué ha cambiado en nosotros y en nuestra relación con la fiesta religiosa más importante del año? Lo primero a notar es la pérdida de valor de la propia fiesta. Navidad y Reyes como tal asumir una importancia real en unos tal vez muy pocas personas,; Dies Natalis, sin duda, se vive con la aridez y el desapego. Incluso aquellos que siguen todos los años la Misa del Gallo viven a menudo la intensidad del momento con poco énfasis, distraído como estamos por las formas de vida: problemas familiares, de trabajo, de su esposa o novia, y mil otras "distracciones mundanas ". Así que el desapego de la vida material que todo buen cristiano debe buscar es una quimera, sobre todo en una sociedad secularizada como la nuestra. Vaciado de individuos significado religioso se refugian en los afectos familiares y personas que le gusta: vista por lo que la importancia de la Navidad es la de encontrar los que importan en nuestras vidas. Pero sin duda esta posibilidad no es prerrogativa de todos los hogares, porque además de la incomodidad de la separación y el divorcio (los números dentro de las familias son grandes, como todos sabemos) que tal vez refleja una relación no siempre idílica con sus familiares. Así que los saludos corteses rituales casi siempre rompen por una cordialidad forzada hacia aquellos que no quieren intercambiar palabra. Pero usted sabe, en la Navidad tiene que ser todo lo mejor ... En Navidad, entonces termina siendo involucrados en el intercambio de regalos, aunque tal vez este intercambio simplemente no puede y no se lleva a cabo. Muchas veces la idea de tratar con los regalos es angustiante tanto como el peso económico de apoyo. Pero sin duda este no es el problema de la Navidad, en todo caso, es la naturaleza misma de la fiesta (spersa el valor comercial de regalos) para cambiar cada vez más en una cuenta de resultados anual. Personalmente Navidad me entristece, porque vivo la acentuación de esta hipocresía que consumimos sin ninguna restricción: distraído por los trajes, la nieve artificial y el jolgorio de panettone y frutas confitadas; y luego de que hacer buena imagen, película y pequeña oración tan alejado de la vida real con el fin de que aparezca patético y digerible. Así que la brecha entre este vaciamiento del sentido religioso y la apariencia salpicada de miel, lo que queda es una amarga sensación de soledad entre ellos y el mundo ansiaba. NAVIDAD CELEBRACIÓN de la hipocresía. Así, Feliz Navidad, pero no es bueno hipocresía! Los Maestros, los burócratas, los políticos, es decir, el estado y la iglesia, de los 365 días de clases en el año calendario, 25 de diciembre, el día en que los cristianos celebran la Navidad, descubren la filantropía ya través de los medios de comunicación del régimen Dominio que son creadores y titulares, es casi casi como si quisieran imponer a todos por decreto para demostrar la bondad hacia los demás: Nos invitan a dar la bienvenida a los pobres en nuestra familia agradable y hacen lo mismo con los inmigrantes, que fueron obligados a salir de casa y de la familia para buscar fortuna en otra parte; Nos invitan a ayudar a los enfermos que requieren atención; nos invitan a difundir mensajes de paz y desterrar la guerra. Pero nos preguntamos: buen espectáculo para un día y luego robar, explotar, causar la muerte y la miseria a sus compañeros de los otros 364 días del año, es bueno o es hipocresía? Invitar a los pobres a su mesa para un día y lo dejó morir de hambre la otra 364, es la bondad o la hipocresía? De mostrarse amigo al inmigrante por un día y persiguen la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Ayude a los que sufren por un día y lo dejó en su sufrimiento la otra 364, es la bondad o la hipocresía? Himno a la paz universal por un día y el otro 364 ir a la guerra, es la bondad o la hipocresía? Y luego, nos dicen otra vez, como usted piensa que puede resolver el problema de las generaciones que los 365 días de cada 365 son que no hay perspectivas de trabajo y sin futuro, el trabajo de los que lo tienen, pero es explotado con bajos salarios los 365 días de cada 365, de los que han trabajado toda la vida y recibe 365 días de 365 una pensión de hambre, de las muchas que los 365 días de cada 365 no tienen el dinero para hacer la compra? etcétera etcétera etcétera ¿De verdad crees que todo lo que se puede resolver con los mejores deseos de Feliz Navidad y acciones de aplicación de bondad hacia nuestros compañeros limitados el 25 de diciembre? NO SE TRATA SOLO SIMPLEMENTE y la hipocresía! La hipocresía que nos hace cómplices de la patronal, los burócratas, los políticos, el estado y la iglesia, es decir, de todas aquellas personas e instituciones que se revuelcan magníficamente en este mundo lleno de desigualdades sociales en este mundo que solo da la opulencia, la riqueza y muchos la miseria, la pobreza. Nos hace cómplices porque quieren mantener el status quo de la barbarie que son creadores y titulares, este status quo que les garantice una vida de bienestar y todos los demás una vida de penurias, este status quo que nos invita a un día 25 de diciembre para ser caritativo, pero no con el objetivo de dar un momento de felicidad a los pobres, los perseguidos, los que sufren, pero con el objetivo de dar felicidad a los furtivos donaciones de caridad, porque si se puede conceder esto significa que él puede fingir sentirse bien, que no pertenecen a la clase de los pobres. ¿Quieres seguir participando en esta farsa hipócrita? Entonces prepárate para hacer los hipócritas tantas otras veces, listo para saludos de Feliz Navidad de 2011, 2012, 2013, etc. etcétera y los actos de caridad limitados a un día. ESTE MUNDO INJUSTO DE ricas y pobres del amos y criados, CIERTAMENTE NO PODRÁ CON LA CARIDAD QUE BATE EL SÍ! La caridad no destruye este mundo malvado, o más bien simplemente alimenta. La caridad debe ser de los tipos ricos, que los jefes, los burócratas, los políticos, el Estado y la Iglesia Católica que se anuncian para hacerle luego a Rich de la Ilusión, es decir, a los que pueden menos por un día, así que siéntase rica Se puede dar amor a los pobres. No creo que ahora LUGAR PARA TERMINAR CON ESTE sketch HIPÓCRITA? No creo que es el momento para terminarlo SER Complici DE ESTE SISTEMA ES INJUSTO QUE MATA A LA IGUALDAD SOCIAL ENTRE PRODUCTORES SIMILAR y multiplicando el DESIGUALDAD entre ricos y pobres? Si usted piensa que las armas disponibles para la final tenemos que cambiar este status quo injusto, y ciertamente no son los mejores deseos de Feliz Navidad, la caridad, sino que son la solidaridad y la ayuda mutua periódicos y no sólo el 25 de diciembre, el sindicato y la voluntad de lucha de todos los días con los pobres, los inmigrantes, los trabajadores, desempleados, pensionistas, etc. con la intención de destruir dominio y construir la libertad, con la intención de construir juntos un mundo nuevo, una nueva sociedad, una Humanidad Nova no más que los ricos y los pobres, sino de hombres y mujeres libres e iguales ASIMETRIA PERFECTA LUJO FRANCISCANA BIEN-ESTAR. FELICES FIESTAS. HAPPY HOLIDAYS.

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